la tradizione
Secondo la leggenda i primi zoagliesi a tessere i velluti sarebbero stati i reduci della prima crociata, nel XII secolo.
Nel 1250 si ha notizia che due toscani si trasferirono a Zoagli entrambi attratti dalla “progredita lavorazione “, ma la vera produzione si sviluppò nel 1500. La tessitura ebbe un rapido sviluppo e superò tutte le altre attività industriali facendo della città di Zoagli, insieme a Genova, una delle più importanti produttrici del mondo. Nell’800 molti lavoratori andarono all’estero e in Italia la tessitura andò in crisi a causa sia dell’evoluzione industriale sia della concorrenza straniera. Nel 1900 e’ rimasta solo a Zoagli e dintorni. La produzione divenne così domestica e si rivolse esclusivamente a quantità limitate di tessuti prestigiosi e di elevata qualità. Solo nel dopoguerra il lavoro a domicilio andò scomparendo ma la “Tessitura Gaggioli” ha mantenuto alto nel tempo il suo nome, offrendo un’alta qualità di produzione oggi definita “di nicchia”.
La lavorazione rimane rigorosamente artigianale, basata sui segreti tramandati da padre in figlio, rendendo il velluto prodotto come incomparabile. Si rinnova la gloria di una scuola che ha generato tessitori, come i liguri, divenuti poi maestri ineguagliabili.